Ha certamente ragione Giorgia Meloni quando, durante la conferenza stampa di inizio anno, rispondendo ad una domanda su Musk, sottolinea la pericolosità di Soros.
Le persone che, con le loro ricchezze, il loro potere, le loro attività, possono influenzare milioni di altre persone sono sempre pericolose ma, ovviamente, la pericolosità aumenta quando una di queste persone ha anche un potere politico e perciò può, politicamente, economicamente, culturalmente, influenzare parti considerevoli proprio della politica e della società.
Come è noto nel mondo vi sono alcuni che detengono ricchezze smisurate e nei regimi, come in Russia o in Cina, questi sono sodali del loro presidente il quale può anche eliminarli, fisicamente o con la detenzione, quando, per i più diversi motivi e specifici interessi, ritiene di poterne fare a meno.
Noi viviamo in sistemi, per ora, ancora democratici perciò l’influenza, nelle questioni interne di uno stato, di personaggi di grande rilievo e potere come Soros e Musk devono farci riflettere e portarci a scelte che non possano, in alcuni modo, pregiudicare la libertà del nostro presente e del nostro futuro.
Vi è però una differenza, tra Musk e Soros, sostanziale, Soros finanzia lautamente e da tempo una parte politica, Musk fa politica in prima persona e dispone, con le sue aziende, di mezzi per controllare informazioni e dati sensibili, sia in tempo di pace che di guerra, sia sulla terra che nello spazio.
Sono entrambi pericolosi per la democrazia e dato che “due errori non fanno mai una ragione” entrambi non dovrebbero poter tirare le fila della politica degli Stati e, di conseguenza, della vita dei singoli cittadini né godere della simpatia o della, più o meno consapevole, acquiescenza di chi, ad ogni livello, si occupa della cosa pubblica.