C’È UNA MORALE?

Nei giorni scorsi è stato detto, scritto, dichiarato, in ogni forma, che, grazie all’intervento americano, il nucleare iraniano era stato annientato o almeno reso impossibile da realizzarne per molti anni.

Ora apprendiamo che l’Iran avrà un ritardo nel suo programma per il nucleare al massimo di due anni!

Nel frattempo le repressioni, volute dalla guida suprema Ali Khamenei e dalle sue guardie, sono aumentate a dismisura e, cifra ufficiale e perciò da ritenere in realtà decisamente più alta, sono già stati incarcerati e accusati di connivenza col nemico più di mille persone con il solito aumento di condanne a morte precedute da sevizie di ogni tipo.

Trump e Netanyahu penseranno di aver ottenuto un ottimo risultato, noi pensiamo che una volta di più si sia fatto un grande spettacolo senza tenere conto delle conseguenze che, come sempre, pagano le persone normali mentre i potenti pensano ai loro affari.

Rimaniamo dell’avviso che di guerra si deve parlare, se si decide di fare la guerra deve essere fatta come un’operazione chirurgica che risolva il problema e non lo rinvii solo di qualche tempo, se l’Iran non deve, per i noti motivi più che legittimi, poter avere la bomba atomica è evidente che la così detta guerra dei dodici giorni non è stata risolutiva ma ha causato nuove repressioni da parte del regime e finché esisterà questo regime in Iran nessuno sarà mai sicuro.

Abbiamo detto prima affari, gli affari guidano le scelte di troppi capi di Stato, perché si può forse immaginare che Trump, prima di lanciare le sue bombe non abbia parlato con Putin e che non ci sia nessun collegamento con la conseguente posizione moderata dello zar, alleato dell’Iran, di fronte all’attacco americano e poi la dichiarazione del pentagono di non mandare più armi a Kiev?

Proprio dopo le bombe americane la Russia ha intensificato gli attacchi all’Ucraina.

Dopo il no del pentagono ora nuovamente Trump fa intendere che potrebbe ripensarci, è già la seconda volta in poco tempo che gli Stati Uniti mollano l’Ucraina e poi dopo nuovi massacri ci ripensa, nel frattempo sono morte un altro po’ di civili per accontentare la sete di sangue di Putin.

Intanto a Gaza tutto procede come sempre, morti su morti mentre da mesi si blatera inutilmente di tregua e ostaggi da liberare.

C’è una morale in tutto questo? Sì, che il mondo, in questo momento soprattutto, è governato da persone che non hanno nessuna morale e, cosa che forse è ancora peggio, da troppi leader incapaci di visione del futuro e tesi solo al loro personale ed immediato tornaconto in termini di potere ed affari ed accecati dal loro narcisismo.