Il tempo non cancella l’orrore per l’infame massacro che Hamas ha compiuto, l’indignazione e la repulsione verso un movimento terrorista che, dopo aver sterminato a tradimento e ferocemente tanti israeliani, ha usato il suo popolo come scudo umano ignorando i diritti di una popolazione che, per colpa proprio di Hamas, ha avuto migliaia di morti e feriti.
Il nostro pensiero va agli ostaggi, i pochi sopravvissuti, ancora nelle mani di criminali per i quali la vita umana, le sofferenze degli altri non contano nulla, assassini la cui sete di sangue e di potere non si arresta di fronte a nulla.
E la nostra collera, indignazione, repulsa va anche verso coloro che in questi giorni hanno inneggiato al massacro con grida e striscioni e ai tanti che sfilavano in pace ma non li hanno espulsi dal corteo, perché chi tace è colpevole come chi grida odio e commette violenza.
Come dimenticare la crudeltà degli uomini di Hamas pronti a violentare, mutilare, bruciare gli innocenti civili israeliani, e la loro vigliaccheria che li ha portati a nascondersi in ospedali e scuole a Gaza tra i palestinesi inermi invece di affrontare gli israeliani in quella battaglia che loro stessi avevano iniziato a tradimento.
Assassini e vigliacchi per i quali non si può avere nessun tipo di comprensione, devono pagare quanto hanno fatto ad Israele ed al popolo palestinese.
Oggi tutti coloro che credono nella pace e nel diritto, nella democrazia e nella libertà, dovrebbero scendere nelle strade in memoria delle vittime di quel tragico sette ottobre e condannare per sempre, senza se e senza ma, i terroristi di Hamas ed i loro complici.